4 Falsi Miti sul Binge Eating

Esistono numerosi falsi miti riguardo i disturbi alimentari e, in particolare, il disturbo da fame incontrollata. Questo articolo serve a sfatare i miti che ruotano attorno al Binge Eating Disorder e a fornire alcuni spunti per aiutare efficacemente chi soffre di questo problema.

Mito #1: Il Binge Eating Disorder Non È Comune ed È Uno Dei Più Rari Tra I Vari Tipi di Disordine Alimentare

Il Binge Eating Disorder è il più comune tra i disturbi alimentari, tuttavia le opzioni terapeutiche per chi ne soffre sono le più basse. Fino a poco tempo fa, il Binge Eating Disorder non era nemmeno considerato un vero e proprio disturbo e non poteva essere ritrovato nel Diagnostic and Statistical Manual (DSM) pubblicato dall’American Psychiatric Association.

Solamente nel DSM-5, pubblicato nel 2013, il Binge Eating Disorder è stato indicato e riconosciuto come una vera e propria diagnosi psicologica.

Ricerche e statistiche sul Binge Eating Disorder sembrerebbero suggerire che il BED interessa circa il 2% della popolazione, con un numero leggermente più alto di donne rispetto agli uomini. Ciò che è importante sottolineare è che è comune per coloro che soffrono di disturbi alimentari passare delle vere e proprie fasi in cui bulimia, anoressia e binge possono alternarsi nella disperata ricerca di controllo sul peso.

Pertanto, è importante informarsi costantemente su sintomi e comportamenti specifici durante il trattamento, in modo da non perdere il quadro generale.

Se sei una persona che si abbuffa, è fondamentale che tu ricev

L’operatore può aiutarti solamente quanto tu glielo permetti e il fatto di avere dei segreti ti può solo far male.

Mito #2: Il Binge Eating Conduce al Sovrappeso

Una persona affetta da BED può ingrassare soprattutto dopo aver adottato questi comportamenti per un periodo di tempo prolungato, ma non è una regola fissa.

Diverse persone che si abbuffano di sovente hanno un peso normale. Le persone possono limitare l’alimentazione ed aumentare l’esercizio fisico per compensare l’abbuffata in modo che il loro peso rimanga in un range normale per la loro altezza.

Mito #3: Una Persona Che Mangia In Modo Incontrollato Non Ha Ancora Trovato La Dieta Adatta a Lui Oppure Non Ci Ha Provato Abbastanza

Se si chiede a una persona affetta da BED di raccontare la sua storia riguardo il suo percorso di dimagrimento e della sua dieta, probabilmente essa risponderà che ha seguito innumerevoli diete e che ha provato quasi tutti i programmi immaginabili. Ha perso “il peso” innumerevoli volte. La maggior parte delle persone che seguono una dieta cronica ha riguadagnato peso perso e spesso è ingrassata ancor di più!

Se la perdita di peso è stata la risposta al problema, perché non ha fatto la differenza e perché i cambiamenti non sono “bastati”, per così dire?

Come ha affermato uno dei miei pazienti, “Il cibo è una droga potente”. A un certo livello, “funziona” come un mezzo per affrontare le emozioni difficili e dolorose, se non altro come un sollievo temporaneo. Dietro una abbuffata c’è molto più della semplice fame.

Mito #4: Il Dimagrimento Curerà Il Problema

Come recita la famosa citazione di Einstein: “Nessun problema può essere risolto dallo stesso livello di coscienza che lo ha creato”.

Un’attenzione particolare al dimagrimento, spesso porta ad essere ossessionati dai numeri e a sentirsi frustrati e sconfitti. Il pericolo è che una persona possa ricorrere a una dieta poco salutare “veloce” per cambiare i numeri sulla bilancia, piuttosto che concentrarsi su comportamenti che favoriscono la salute e il benessere.

Pertanto, il trattamento per il BED richiede di trascendere il peso. Si tratta di capire la connessione tra cibo e l’umore ed imparare una nuova abilità per un’alimentazione consapevole e una gestione consapevole. Capire come funziona il disordine alimentare, e in questo caso nello specifico, l’abbuffata, nella vita della persona è il primo passo per favorire un cambiamento duraturo.

Sfatare i Miti del Binge Eating Disorder

Articolo tradotto da eatingdisorderhope.com

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