Fame Nervosa: Cosa Dovresti Sapere
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Sapevi che le donne affette da diabete di tipo 1 presentano due volte e mezzo più probabilità di sviluppare un disordine alimentare? (Ann Goebel-Fabbri Ph.D, 2008). Anche se la diabulimia non fa ancora parte del DSM-5, il termine viene spesso usato per descrivere qualcuno che vive con una diagnosi comorbida di diabete di tipo 1 e un disturbo alimentare.
Ecco alcune cose che dovresti sapere su questa condizione.
La diabulimia, conosciuta anche come ED-DMT1 o Eating Disorder-Diabetes Mellitus Type 1, è considerata come il rifiuto dell’insulina per manipolare il proprio peso o il proprio fisico. Nel DSM-5, non esiste un codice diagnostico separato per la diabulimia, sebbene, a seconda del comportamento del disturbo alimentare e della manipolazione dell’insulina, la diabulimia può presentare caratteristiche comuni all’anoressia e alla bulimia. Può anche essere classificata nel DSM-5 sotto la voce Other Specified Eating Disorder (OSFED).
• Perdita di peso immotivata
• Stanchezza/Letargia
• Sete costante o minzione frequente
• Rilevazioni incongruenti di A1C (media stimata dello zucchero nel sangue)
• Riservatezza sulla gestione del diabete
• Paure riguardo “l’insulina mi fa ingrassare”
• Elusione gli appuntamenti legati al diabete
• Chetoacidosi diabetica ricorrente
• Sbalzi ed alterazioni dell’umore
• Malessere nel sottoporsi ai test/alle iniezioni di fronte ad altri
• Regole alimentari troppo rigide
Le conseguenze della diabulimia sono sia a breve che a lungo termine. La maggior parte delle conseguenze principali della diabulimia sono legate all’aumento prolungato degli zuccheri nel sangue. Queste complicazioni sono gravi e permanenti, quindi è fondamentale una diagnosi precoce. Alcuni esempi di conseguenze a breve termine sono: lenta guarigione delle ferite, suscettibilità allo stafilococco e ad altre infezioni batteriche e scompensi elettrolitici. Tra gli esempi di conseguenze a lungo termine ci possono essere la retinopatia o piccole macchie nere che interessano la vista, intorpidimento delle braccia o delle gambe e danni agli organi.
• Una diagnosi di qualsiasi malattia cronica, compreso il diabete di tipo 1, può essere spaventosa e può suscitare emozioni spiacevoli come tristezza, rabbia, paura e ansia. L’aggiunta di stress, ansia e/o depressione mette un individuo a maggior rischio di sviluppare abitudini alimentari disordinati.
• La corretta gestione del diabete di tipo 1 generalmente implica un’attenta moderazione dei carboidrati e degli zuccheri. Il controllo dei consumi, dei valori nutrizionali e del peso è indicato in questa popolazione che può portare a comportamenti perfezionistici e di controllo che sappiamo essere veri anche nello sviluppo dei disturbi alimentari.
• Il controllo del diabete di tipo 1 tende ad essere focalizzato sui numeri (cioè i livelli di glucosio nel sangue, le etichette, il controllo delle porzioni) in maniera simile a quanto avviene per le persone affette da disturbi alimentari con il peso, le calorie e le dimensioni delle porzioni.
• Infine, chi usa l’insulina come da indicazioni spesso riscontra un aumento di peso che può incidere sulla percezione del fisico e portare l’individuo a impegnarsi duramente per perdere peso.
Una volta che hai individuato una situazione problematica e riconosciuto la presenza di segnali d’allarme, è importante comunicare i tuoi sentimenti alla persona cara. Affrontare le tue preoccupazioni in modo sereno, compassionevole e rispettoso è fondamentale. Ecco altri consigli da tenere a mente:
• Sii onesto e diretto
• Evita di giudicare
• Concentrati sui tuoi sentimenti usando le affermazioni con “io” (ad esempio non “mi fai sentire x” ma “quando fai questo io mi sento x”.
• Sii paziente
• Evita di addossare la colpa alla persona
• Rassicurala che non è sola
• Aspettati delle reazioni di rifiuto/negative
• Invitala a chiedere aiuto
Il trattamento della diabulimia prevede un approccio collaborativo tra specialisti dei disturbi alimentari e del diabete. Un team multidisciplinare dovrebbe essere composto da operatori sanitari quali medici, infermieri e un educatore del diabete così come da un team per i disturbi alimentari che includa un terapeuta e un dietologo registrato.
Il trattamento può anche comprendere la stabilizzazione medica, che dovrebbe includere il monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue e il controllo degli effetti collaterali dovuti alla reintroduzione dell’insulina e alle potenziali complicazioni del diabete. Oltre alla supervisione medica, è essenziale che l’individuo si concentri sui pensieri e le emozioni legate al cibo e al proprio corpo. Se pensi di essere affett* da diabulimia, chiamaci allo 0809187907 per una prima consultazione.
aggiornato il 3/10/2023
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