Fame Nervosa: Cosa Dovresti Sapere
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I disturbi alimentari sono disturbi complessi influenzati da fattori biologici, psicologici e ambientali. Il body shaming, cioè disprezzare o umiliare una persona per le dimensioni o la forma del suo corpo, è un fattore ambientale che può contribuire allo sviluppo di un disturbo alimentare. È un fattore di rischio che possiamo prevenire e combattere insieme.
In questo articolo scoprirai cosa significa body shaming, come è correlato ai disturbi alimentari e cosa puoi fare per combatterlo nella vita di tutti i giorni.
Il body shaming è una forma di bullismo rivolta all’aspetto fisico di un individuo. La vittima spesso lo interiorizza, credendo che i commenti o i gesti negativi siano giustificati. Benché il bullismo legato al corpo sia spesso collegato alle scuole elementari e superiori, il body shaming può colpire chiunque a qualsiasi età.
Il body shaming è intorno a noi, anche se non è indirizzato a noi. Leggiamo riviste che ridicolizzano il corpo delle celebrità, guardiamo programmi televisivi con “battute sui ciccioni”, vediamo commenti crudeli su Instagram o sentiamo gli amici dire che una loro compagna di scuola si è “lasciata andare”. A prescindere dal contesto in cui le persone sono oggetto di body shaming, c’è spesso un tema dannoso: i commenti sul corpo vanno bene e alcuni tipi di corpo sono “negativi”.
Anche se le persone con qualsiasi tipo di corpo possono essere oggetto di body shaming, quelle di corporatura robusta vengono bersagliate in particolar modo. Alcuni esempi di commenti di body shaming rivolti a persone di corporatura robusta sono: “Sarebbero più belle se perdessero peso”, “Dovrà comprare due biglietti per salire sull’aereo” e “Perché indossa quel vestito? Non è adatto alla sua corporatura”. Alcuni commenti che servono a far vergognare le persone con un corpo più piccolo sono: “Sembra che non mangiano mai” e “Sembra che abbia un disturbo alimentare”.
Secondo il Journal of Child Psychology and Psychiatry, il principale fattore ambientale che contribuisce allo sviluppo dei disturbi alimentari è l’idealizzazione socioculturale della magrezza. Questa idealizzazione della magrezza nella nostra cultura genera pregiudizi sul peso, che possono poi portare alla stigmatizzazione del peso e al body shaming. Pur non essendo l’unico fattore che contribuisce allo sviluppo di un disturbo alimentare, il body shaming è spesso un fattore importante.
Secondo una ricerca, il 58% dei ragazzi “in sovrappeso” delle scuole superiori e il 63% delle ragazze “in sovrappeso” delle scuole superiori subiscono quotidianamente atti di bullismo per via della loro forma o taglia. Indifferentemente dall’età, dal sesso, dalla razza, dallo status socioeconomico o dalla sessualità, il body shaming può avere un effetto enorme sull’autostima e sulla salute mentale in generale. Oltre a contribuire ai disordini alimentari, può anche causare ansia, depressione, dismorfia corporea, stress emotivo e altro.
Il body shaming, sia esso rivolto nei tuoi confronti o di altri, può essere combattuto in moltissimi modi. Ecco alcuni suggerimenti per combattere il body shaming.
Individua una o più cose che ami del tuo corpo: Anche se non è il tuo corpo a determinare il tuo valore, puoi comunque lavorare per apprezzarlo, persino amarlo. Si ha un solo corpo in questa vita e odiarlo per tutto il tempo è logorante. Non odiare attivamente il tuo corpo può sembrare un atto estremo nella nostra società, dove lo stigma relativo al peso è ancora molto diffuso, ma può essere straordinariamente liberatorio. Meriti almeno di sentirti neutrale nei confronti del tuo corpo.
Il body shaming è ormai normalizzato e sempre presente nella nostra cultura. Per questo motivo, può sembrare che affrontarlo non produca alcun effetto, ma non è così. Se tutti noi apportiamo i necessari cambiamenti alla nostra mentalità e alla nostra vita, possiamo davvero fare la differenza.
Riadattato e tradotto da “The Emily Program”
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